Parte 2
La leishmaniosi è una malattia infettiva che colpisce i cani di moltissimi Paesi. È causata da un minuscolo parassita trasmesso ai cani attraverso la puntura di piccoli insetti chiamati “flebotomi” o “pappataci”.
Tutti i cani colpiti dalla leishmaniosi mostrano i segni della malattia?
I cani che contraggono l’infezione possono andare incontro a due scenari:
- Alcuni cani sviluppano una risposta immunitaria protettiva in grado di bloccare il parassita
- In altri soggetti invece la leishmania riesce a superare le difese immunitarie e a raggiungere vari organi, provocando la malattia
I sintomi possono variare tantissimo:
- Ci sono cani infetti ma apparentemente sani (si parla infatti di infezione “subclinica”)
- Cani malati ma con sintomi solo cutanei
- Cani malati con sintomi progressivamente sempre più gravi legati alla diffusione del parassita in tutto il corpo
Nelle aree in cui è diffusa la leishmaniosi, la percentuale dei cani malati è solitamente il 5-10% della popolazione canina totale, mentre i cani che presentano un’infezione subclinica possono superare il 60%. In entrambi i casi questi soggetti costituiscono un importante serbatoio per il parassita e contribuiscono alla diffusione della patologia ad altri cani attraverso i flebotomi.
Quali segni clinici presentano i cani malati e perché?
I segni clinici della leishmaniosi canina derivano, paradossalmente, dalla reazione immunitaria del cane infetto nei confronti del parassita: per bloccare le leishmanie in circolo infatti gli anticorpi lo circondano in modo esagerato, formando degli agglomerati così grandi da ostruire i piccoli vasi presenti in tutti gli organi
Nelle fasi iniziali della malattia, i segni clinici sono piuttosto lievi e includono:
- Letargia
- Progressiva perdita di peso
- Rifiuto di fare esercizio fisico
- Linfonodi ingrossati
- Lieve perdita di pelo e desquamazione cutanea.
Progressione
Se il cane non viene sottoposto a cure, può presentare ulteriori gravi segni a livello cutaneo, come la formazione di ulcere in prossimità delle ossa più sporgenti e agli angoli degli occhi e della bocca.
Altri segni che indicano un peggioramento della malattia includono:
- Emorragia nasale
- Malattia renale con eccesso di sete e minzione
- Artrite e problemi di deambulazione
- Lesioni oculari.
Ulteriori segni meno comuni sono:
- Febbre
- Disturbi digestivi
- Lesione cerebrale
- Malattia cardiaca e polmonare.
La maggior parte dei cani che si riprendono subito dall’infezione può continuare a godere di un buono stato di salute per molto tempo, anche anni. Al contrario, i cani che raggiungono uno stadio avanzato della malattia hanno un’aspettativa di vita ridotta, dovuta alle complicazioni della malattia renale, la principale causa di morte nella leishmaniosi canina.
I farmaci per il trattamento di questa patologia sono ancora pochi e devono essere somministrati sotto l’attenta supervisione del Medico Veterinario che provvederà non solo ad impostare una terapia per eliminare la leishmania, ma si occuperà di gestire e monitorare anche i danni da questa creati ai vari organi. Oltre ai trattamenti farmacologici specifici per combattere la leishmaniosi, è importante garantire ai nostri cani anche un valido trattamento per contrastare i sintomi.
Anche noi umani e gli altri pet che vivono in casa siamo a rischio?
Anche noi umani possiamo contrarre la malattia attraverso la puntura dei flebotomi; questi, a loro volta, si infettano pungendo un cane malato che rappresenta il serbatoio di Leishmania. Ecco perchè anche i soggetti malati o infetti vanno assolutamente protetti dalle punture!
Adottare misure preventive per proteggere i nostri cani (come l’utilizzo di repellenti) può contribuire a ridurre il rischio anche per noi umani. Questo approccio riduce la possibilità di diffusione della malattia.
Anche i gatti possono sviluppare la leishmaniosi e soffrire di questa malattia.
Quali raccomandazioni seguire per un’adeguata strategia di prevenzione?
La principale via di trasmissione della leishmaniosi è la puntura dei flebotomi, quindi il metodo più efficace per proteggere i nostri cani è quello di usare insetticidi topici con efficacia provata contro questi insetti. In commercio sono disponibili collari, pipette spot-on e spray.
Tenere sotto controllo la presenza di flebotomi nell’ambiente con metodi chimici (ad esempio la disinfestazione periodica) è quasi impossibile e tra l’altro può provocare danni ad altre specie e all’ecosistema locale. Piuttosto, raccomandiamo di usare delle barriere fisiche nelle abitazioni, come zanzariere a maglie strette. Consigliamo anche di rimuovere ed evitare la formazione di habitat favorevoli intorno alla casa, ripulendo eventuale materiale organico in decomposizione. Infine, è importante tenere i cani in casa durante i momenti di massima attività dei flebotomi (dal tramonto all’alba), per ridurre il rischio di trasmissione.
Sono inoltre disponibili dei vaccini contro la leishmaniosi, che educano il sistema immunitario a combattere efficacemente la malattia qualora il cane dovesse contrarla ma non possono evitare che l’animale venga punto; ecco perchè è comunque necessario l’utilizzo di repellenti.
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